Come conservare il caffè: frigorifero si o no?

Il caffè deve essere conservato in frigo o no? Il dubbio viene a molti amanti dell’espresso, specialmente in estate, quando il caldo fa sospettare che le temperature troppo alte possano essere dannose per questo prodotto. C’è chi teme che non riuscendo a finire il caffè nel giro di poco tempo esso possa andare a male, o più semplicemente che perda il proprio aroma a causa di una conservazione non adeguata. Come fare, dunque?

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Cosa fare e cosa non fare

Di certo, una soluzione che vale la pena di mettere in pratica ogni volta che se ne ha la possibilità è quella che prevede di comprare confezioni di piccole dimensioni, o comunque in linea con le abitudini di consumo personali: in questo modo, non si corre il rischio di ritrovarsi alle prese con pacchetti di caffè aperti chissà quanti mesi prima. Il prodotto certo non fa male alla salute, ma avrà perso buona parte del proprio gusto e del proprio aroma. Un ulteriore consiglio che proviene dagli esperti prevede di lavare il contenitore del caffè prima di aggiungerne di nuovo: che si tratti di una scatola o di un barattolo, quindi, è sempre meglio finire il caffè, attendere che il contenitore si svuoti, pulirlo con attenzione e poi riempirlo di nuovo. Certo, i veri intenditori di caffè e i palati più esigenti che non vogliono rinunciare agli standard di qualità più elevati ricorrono addirittura al caffè in grani e lo macinano in prima persona con uno strumento apposito. Così, si ha a disposizione un caffè davvero aromatico, macinato all’istante proprio come avviene in un bar.

Niente frigo per il caffè

I frigoriferi offrono funzionalità sempre più performanti con cassetti di temperatura diversificata per molti tipi di prodotti (vedi tutte le caratteristiche degli ultimi modelli di frigoriferi da incasso su Yeppon in offerta), ma è sconsigliato usarli per conservare il caffè: quest’ultimo, infatti, deve essere tenuto in un luogo fresco e asciutto, come recitano le etichette delle confezioni. Qual è, dunque, il luogo più indicato in cui lo si deve riporre? Un pensile della cucina va più che bene, così come una credenza, ma a condizione che in entrambi i casi vi sia una certa distanza sia dal frigo che dal forno. Un altro particolare a cui si deve prestare attenzione riguarda i raggi del sole, che non devono battere direttamente contro il caffè: la luce, infatti, catalizza e favorisce il processo di irrancidimento, ed è proprio per questo motivo che è bene evitare i barattoli trasparenti.

Come agire per evitare che il caffè diventi rancido

L’irrancidimento del caffè è favorito anche da un calore eccessivo, ma d’altro canto è bene evitare l’opposto, e cioè una temperatura troppo bassa, visto che gli aromi vengono bloccati dal freddo. Ciò permette di capire come mai il frigo non può essere considerato il luogo più appropriato per la conservazione del caffè, se non durante le giornate estive più calde e sempre che non si possa contare su una posizione migliore. Se proprio non si può evitare di lasciarlo in frigo, il caffè deve comunque essere collocato all’interno di un barattolo ermetico, al fine di scongiurare la penetrazione degli odori e dell’umidità.

Le abitudini sbagliate

Tra i luoghi comuni relativi alla conservazione del caffè c’è chi suggerisce di aggiungervi una buccia di mela o altri oggetti – come per esempio un tappo di sughero – che dovrebbero servire ad assorbire l’umidità. Beh, niente di più sbagliato, dato che tali comportamenti possono far diventare rancidi i chicchi. L’importanza di un contenitore ermetico si spiega anche con la volatilità degli aromi, che tendono a disperdersi nell’aria: c’è bisogno, quindi, di ridurre la perdita dei profumi. Si calcola che nel giro di due giorni degradi la metà degli aromi del caffè in grani, mentre per quello macinato sono sufficienti due ore e per quello in tazzina bastano appena due minuti.

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